PROGETTO FEDERCACCIA TELEMETRIA TORDO BOTTACCIO: INIZIATA LA MIGRAZIONE DEI SOGGETTI MARCATI

1252

 

L’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali di Federcaccia aveva comunicato nel dicembre 2021 (https://www.federcaccia.org/centro_studi/telemetria-satellitare-federcaccia-estende-la-ricerca-al-tordo-bottaccio-partito-lo-studio-sperimentale-in-sardegna/) l’avvio di un progetto sperimentale di ricerca sulla migrazione del tordo bottaccio, svolto in collaborazione con l’Università Statale di Milano, con l’utilizzo della tecnologia satellitare. Sono disponibili oggi i primi dati di inizio migrazione di due soggetti marcati in Sardegna nel mese di dicembre 2021, si tratta di due esemplari battezzati “Daniele” e “Onifai”, che dopo un lungo periodo di svernamento in un’area della provincia di Nuoro, si trovano oggi rispettivamente nelle vicinanze di San Quirico d’Orcia in Toscana e nell’area del paesino di Kolaric in Croazia, a circa 50 km da Zagabria. Gli ultimi segnali in Sardegna sono avvenuti il 14 marzo per il tordo “Daniele” e il 10 marzo per il tordo “Onifai”. La migrazione di questi esemplari è quindi iniziata nel mese di marzo inoltrato e ha seguito una direzione Nord-Est verso la Toscana e il Lazio. Attendiamo adesso segnali di spostamento per il tordo battezzato “Gollei” che ha dato segnali di presenza nel luogo di svernamento fino al giorno 16 marzo, e confidiamo di ottenere informazioni anche da un altro soggetto, mentre per due esemplari i segnali sono stati insufficienti. Questi primi dati ci confermano che i trasmettitori sono idonei a fornire informazioni sulla specie, che ricordiamo non è mai stata studiata con questa tecnologia, e per la quale sono necessari dispositivi di peso ridottissimo e di conseguenza più delicati rispetto a quelli utilizzati su specie più grandi. Rimandiamo a una valutazione finale il giudizio complessivo, tuttavia questi risultati consentono a Federcaccia di proseguire anche l’anno prossimo con la ricerca, per ottenere un campione ovviamente più significativo.

Questi dati, insieme ad altri studi in corso quest’anno in Puglia e in Liguria, permetteranno di ottenere informazioni precise sulla migrazione della specie e sulla data d’inizio di questa.