IL RUOLO DEI CACCIATORI NELLA CONSERVAZIONE DELLA TORTORA EVIDENZIATO IN UN NUOVO ARTICOLO SCIENTIFICO

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Il lavoro di conservazione che i cacciatori europei svolgono a favore degli habitat e delle specie di uccelli è sempre più riconosciuto dalla comunità scientifica. Il Journal of Nature Conservation ha recentemente pubblicato l’articolo “La gestione degli habitat da parte dei cacciatori nella flyway occidentale della tortora europea: opportunità e insidie per il legame con la caccia sostenibile”, con Carlos Sánchez-Garcia, direttore della ricerca della Fondazione Artemisan, come autore principale.

In una dichiarazione rilasciata alla FACE, Carlos Sánchez-Garcia ha evidenziato i risultati chiave di questo documento per le future politiche relative alla caccia e alla conservazione della tortora (Streptopelia turtur), affermando che “sebbene il ruolo dei cacciatori nella conservazione dell’habitat in Europa fosse già noto, si tratta di un importante contributo scientifico che mostra in dettaglio gli sforzi condotti nelle zone di caccia di Francia, Spagna e Portogallo, insieme alla necessità di un maggiore sostegno per assicurare il giusto habitat su scala più ampia”.

La ricerca si è basata su un sondaggio condotto nei tre principali Paesi della flyway occidentale: Portogallo, Spagna e Francia. L’indagine mirava a descrivere e quantificare le misure adottate sui terreni di caccia che favoriscono la tortora, capire dove questa è una specie campione per la gestione e identificare le motivazioni e gli ostacoli nell’attuazione delle misure di gestione rivolte alla tortora.

Gli autori hanno ricevuto 931 risposte all’indagine, che rappresentano il 7% dell’area regolamentata dalla caccia in Portogallo, il 2,3% in Spagna e il 56,5% in Francia, con risposte dalla Francia provenienti dal livello amministrativo dipartimentale.

Nonostante in questi Paesi la specie sia sospesa alla caccia, la metà delle zone di caccia esaminate hanno indicato la tortora come specie campione per la gestione della selvaggina. In particolare, il 98% degli intervistati provenienti da Portogallo e Spagna ha fornito acqua durante l’estate e l’84% del totale dei terreni di caccia ha fornito cibo. Inoltre, il 50% degli intervistati ha gestito terreni boschivi e il 47% ha implementato misure di gestione agricola, fondamentali per la tortora poiché prospera nell’ecotono tra gli habitat boschivi e quelli agricoli.

Inoltre, il 58% degli intervistati ha affermato che potrebbero essere implementate ulteriori misure di gestione incentrate sulla tortora. I principali ostacoli che impediscono l’attuazione di ulteriori misure da parte dei cacciatori sono stati il finanziamento, poiché nella maggior parte dei casi i cacciatori e gestori della selvaggina autofinanziano la loro gestione, e la governance dell’uso del territorio, poiché le decisioni sulla gestione del territorio spettano al proprietario terriero e non è sempre possibile per i cacciatori prendere parte a tali decisioni.

L’articolo evidenzia che una percentuale significativa dei terreni di caccia adotta misure di gestione che possono favorire la tortora durante la stagione riproduttiva in Europa, sebbene non siano mirate esclusivamente alla specie. Ad esempio, la gestione di specie di selvaggina di piccola taglia, come la fornitura di habitat per l’alimentazione (margini dei campi, colture per la fauna selvatica, ecc.) e la nidificazione (gestione degli arbusti e delle foreste) o l’integrazione di cereali e acqua per le pernici, o le pratiche di gestione mirate a conigli, lepri o fagiani selvatici che spesso includono l’attuazione di colture di copertura, margini dei campi e gestione delle siepi. Anche la gestione mirata alla selvaggina di grossa taglia in Spagna, come il cervo e il capriolo, comprende la gestione delle foreste e delle colture che migliora la disponibilità di semi selvatici per la tortora. I cacciatori attuano un’ampia gamma e diversità di gestione degli habitat che hanno un impatto positivo sulla conservazione e sul recupero della tortora.

In conclusione, questo articolo fornisce ulteriori prove sul ruolo cruciale che i cacciatori europei svolgono nella conservazione della fauna selvatica attraverso la gestione e il miglioramento degli habitat, con l’autofinanziamento. Alla luce dell’attuale grave preoccupazione per la qualità dell’habitat nell’UE, dimostrata dall’ultimo rapporto della UE sullo Stato della Natura, e dell’attenzione sulla necessità di ripristinare l’habitat (ad esempio, la legge UE sul ripristino della natura), è chiaro che i cacciatori sono fondamentali attori che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di biodiversità e conservazione della UE, compreso il recupero della tortora.

Insieme alla Fundación Artemisan, le seguenti organizzazioni hanno condotto questo studio: Instituto de Investigación en Recursos Cinegéticos (IREC, Spagna), Office Française de la Biodiversité (Francia), Universidade de Lisboa (Portogallo), Fédération Départementale des Chasseurs du Doubs (Francia) e il Centre de Ciència i Tecnologia Forestal de Catalunya (Spagna). Questa ricerca è stata finanziata dalla Commissione Europea (ENV.D.3/SER/2019/2021).

 

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