Tanto tuonò che piovve… Accogliamo con soddisfazione l’ordinanza n. 70/2024 del Consiglio di Stato, con la quale viene definitivamente annullata l’ordinanza cautelare del TAR emessa il 7 dicembre.
Ma ripercorriamo la vicenda con ordine: Le tre associazioni venatorie Arcicaccia, Anuu ed Enalcaccia proponevano ricorso al TAR di Reggio Calabria chiedendo l’annullamento dei decreti di nomina relativi ai componenti dei Comitati di Gestione dei due ATC reggini, emessi dalla Città Metropolitana.
Si costituiva altresì in giudizio, ad opponendum, la Federazione Italiana della Caccia. I legali delle tre associazioni venatorie sul piede di guerra, adducendo fumose quanto improbabili ricostruzioni circa l’iter di assegnazione dei sei posti spettanti alle AAVV, ottenevano dal TAR di Reggio Calabria una rapida sospensiva con contestuale invito alla Città Metropolitana a riformare i decreti oggetto di impugnazione. La Città Metropolitana però, certa della legittimità e correttezza del proprio operato che prevedeva l’assegnazione di 4 componenti a Federcaccia, 1 a Libera Caccia e 1 ad Enalcaccia, proponeva appello al Consiglio di Stato avverso la iniziale pronuncia di sospensiva del TAR.
Il Consiglio di Stato, investito della questione, non ravvisando alcun difetto procedurale, rilevava immediatamente l’assenza di un eventuale “periculum in mora” (per come era stato artatamente richiesto alle AAVV escluse) e sospendeva, a sua volta, la iniziale pronuncia del TAR del 7 Dicembre (che dava erroneamente ragione alle AAVV escluse) e rinviava all’11 Gennaio 2024 per la decisione di merito. In sede di merito, definitivamente pronunciando sulla questione, il Consiglio di Stato annullava l’ordinanza del TAR respingendo la domanda cautelare proposta in primo grado.
Dunque, in un momento di crisi dovuto all’emergenza PSA, le contorte vicende giudiziarie sugli ATC hanno prolungato di fatto l’amministrazione commissariale e ritardato (per non dire compromesso) le impellenti attività proprie del comitato di gestione.
Ciò nonostante, Federcaccia ha continuato ad investire il proprio tempo e le proprie risorse economiche sulla caccia e sulla ricerca, proseguendo anche quest’anno con il progetto di radiomonitoraggio satellitare delle beccacce che ha già consentito di prolungare il prelievo sino al 31 gennaio; con i corsi per sele-controllori attualmente in svolgimento, con i corsi di conduttore di cane da traccia, cane limiere ed operatore di girata, solo per citare i più attuali.
“La stagione venatoria è ormai agli sgoccioli, purtroppo siamo in ritardo a causa delle vicende giudiziarie che hanno colpevolmente rallentato l’azione amministrativa nel nostro territorio in un momento estremamente delicato a causa dell’emergenza dovuta alla peste suina africana, aumentando esponenzialmente il rischio di compromettere molteplici attività sociali ed economiche; urge la costituzione dei comitati di gestione poiché è essenziale iniziare a lavorare alla pianificazione della prossima annata, con un occhio di riguardo al tanto atteso depopolamento del cinghiale all’interno delle zone 2 e 3 così come previsto dalla normativa vigente. Come sempre Federcaccia è pronta, a fianco dei Cacciatori e dei cittadini per bene” chiosa il Presidente Provinciale di Federcaccia Reggio Calabria, Domenico Iero. (Ufficio Stampa FIdC Reggio Calabria)