FIDC PIEMONTE. PROPOSTE DI MODIFICA ALLA NORMATIVA REGIONALE

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Con una lettera inviata al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all’Assessore caccia e pesca Marco Protopapa, il Presidente regionale di Federcaccia Piemonte Guido Dellarovere ha portato all’attenzione delle Istituzioni alcune importanti tematiche che dovrebbero essere valutate e modificate al fine di agevolare l’attività venatoria e i vari completamenti dei piani d’abbattimento approvati, agevolando altresì la gestione degli ATC e CA piemontesi. Di seguito lo schema delle proposte avanzate.

1) Modifica dell’art. 23 della legge 5/2018 cosi come riportato

Art. 23 Divieti.

  1. Oltre a quanto previsto dalle vigenti leggi nazionali, è vietato:
  2. a)  negli ATC e nei CA, l’esercizio della caccia in ambito territoriale diverso da quello di ammissione;
  3. b)  l’uso di più di due cani per cacciatore e di più di quattro cani per comitiva, ad esclusione della caccia al cinghiale e dell’uso dei cani appartenenti ad una muta specializzata per i quali l’ENCI ha rilasciato apposito brevetto di idoneità, nonché ad esclusione di un cane di età inferiore a diciotto mesi, identificabile mediante tatuaggio o microchip, per cacciatore, per comitiva o per muta specializzata;
  4. c)  l’abbattimento o la cattura della femmina del fagiano di monte;
  5. d)  l’uso dei cani per la caccia agli ungulati, fatta eccezione per i cani da traccia e per la caccia al cinghiale, nonché per quanto previsto all’articolo 20, comma 3;
  6. e) la caccia sui terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve, fatta eccezione per la caccia agli ungulati, cinghiali, volpe e tetraonidi nella zona faunistica delle Alpi, per la caccia agli ungulati compresi cinghiali nella restante parte del territorio regionale e per l’attività di controllo ai sensi degli articoli 20 e 22, secondo le disposizioni emanate dalla Giunta regionale

…….

  1. f) la caccia nelle ore notturne e, comunque, oltre gli orari consentiti dal calendario venatorio, fatta eccezione per la caccia di selezione al cinghiale;

2) Modifica dell’art. 11 della legge 5/2018 cosi come riportato

Abrogazione del comma 9 dell’art.11 della 5/2018 che prevede l’incompatibilità a ricoprire all’interno dei cdg di ATC e CA la rappresentanza di organizzazioni professionali agricole, associazioni di protezione ambientale ed enti locali da parte di soggetti cacciatori.

3) Modifica modalità di svolgimenti dei Comitati di gestione di ATC e CA

Si richiede che i comitati di gestione di ATC e CA possano essere convocati e svolti in modalità on line a mezzo piattaforma internet.

4) Regolamenti approvati da singoli ATC e CA

Si richiede che regolamenti di ATC e CA portati all’approvazione regionale abbiano il massimo rispetto del calendario venatorio e che tranne in casi comprovati con studi scientifici non ledano il diritto del cacciatore a svolgere l’attività venatoria, precludendo giornate di caccia e/o archi temporali riduttivi rispetto quanto previsto dalla norma emanata dalla Regione Piemonte.

A tal proposito il Consiglio regionale FIDC in data 12 agosto 2023 al punto 2 dell’o.d.g ha deliberato quanto segue:

Punto  2  O.d.G.  Atto  d’indirizzo  relativo  al  calendario  venatorio  Regione  Piemonte, recepimento indicazioni da FIDC NAZIONALE in merito alle date di chiusura e delle specie cacciabili.

Valutato  il  calendario  venatorio  della  Regione  Piemonte,  tenendo  conto  dell’indicazione pervenuta  da  Federcaccia  Nazionale  che  invita  a  mantenere  inalterate  le  disposizioni  in esso contenute, con la presente si adotta quanto segue: Federcaccia Regione Piemonte approva di dare indicazioni alle sezioni Provinciali e a tutti i rappresentanti  in  seno  ad  ATC  e  CA  di  rispettare  le  date  di  apertura  e  chiusura  come previsto nel calendario venatorio, eventuali restrizioni dovranno essere scientificamente e tecnicamente approvate e sottoposte all’autorizzazione della Regione Piemonte. Per quanto riguarda le giornate venabili ogni realtà Provinciale potrà  valutare in sede locale eventuali restrizioni e/o modifiche al calendario venatorio, ricordando che FIDC vuole da sempre  dare  la  massima  disponibilità  ai  federcacciatori  e  non  proponendo    una  politica restrittiva sia in giornate venabili che in metodologia di scelta delle stesse.

Si chiede altresì che qualsiasi restrizione imposta da ATC e CA in merito all’addestramento cani durante il periodo consentito all’attività venatoria venga cassata.