FIDC FIRENZE. IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE TOFANI IN OCCASIONE DELL’APERTURA

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Cari Soci, care cacciatrici e cari cacciatori

“…eh già, sembrava la fine del mondo, ma siamo ancora qua…”  mai come adesso questa frase di una canzone di Vasco Rossi è quanto mai appropriata. Nonostante tutto, nonostante la pandemia che ancora oggi sta aggredendo tutto il mondo e che tanti morti e “feriti” ha causato anche fra i nostri soci e familiari siamo ancora qua: a loro va il nostro pensiero e, per chi crede, le nostre preghiere. Tante donne e uomini della generazione che ha fatto la storia della nostra nazione, che è passata indenne da eventi storici drammatici, ma che non ha superato questo terribile virus, ma anche molti giovani. Fra loro anche tanti amici e dirigenti di Associazioni venatorie in tutta Italia. Un ringraziamento sincero per quello che hanno fatto per il Mondo della caccia, a volte su posizioni diverse dalle nostre, ma sempre con l’obiettivo di salvaguardare questa nostra grande passione. Ciao Rolando, ciao Claudio, ciao Giancarlo, ciao Sergio, ciao Anna, ciao Paolo e potrei continuare, purtroppo con tanti altri nomi.

Siamo ancora qua dunque, sopravvissuti fortunatamente al covid e pronti a cercare di ripartire. Abbiamo vissuto obtorto collo, e stiamo ancora vivendo un periodo, purtroppo troppo lungo, che rimarrà nei libri di storia e che avremmo certamente preferito evitare.

Anche la nostra passione ha subito forti attacchi, non solo relativi alle conseguenze della emergenza sanitaria, ma anche dalle tante forze contrarie alla caccia solo per ideologia: basti pensare ai tanti ricorsi al tar che hanno impedito in molte regioni d’Italia la preapertura e il ritardo della cosiddetta apertura generale, come in Abruzzo e in Sicilia e, nella nostra Regione il prelievo della tortora anche dalla terza domenica di settembre. Mi piace però ricordare la battaglia vinta dal mondo venatorio toscano, CCT e Federcaccia in testa, durante la scorsa stagione venatoria, quando la nostra Regione era di colore “arancione”, che ha portato a quella ordinanza che ha fatto scuola poi in altre Regioni e che ha permesso ai cacciatori toscani di spostarsi dal proprio comune di residenza anagrafica per poter accedere al proprio ATC di residenza venatoria e poi, a stagione venatoria conclusa, alle aree addestramento cani. Un precedente che ci auguriamo, comunque di non dover reiterare e che i contagi diminuiscano sempre più e che la nostra Toscana si mantenga sempre, fino alla fine della emergenza sanitaria, con quei parametri che le consentono di rimanere di colore “bianco”.

La caccia è comunque cambiata non soltanto per i ricorsi e le aule dei tribunali, ma anche per i profondi mutamenti ambientali che ci accompagnano e che tocchiamo con mano ogni giorno: specie animali e vegetali alloctone che prendono il sopravvento, specie migratrici che diventano stanziali, temperature medie annuali sempre maggiori, lunghi periodi di siccità, profondi cambiamenti agronomici e colturali. Con tutto questo ci dovremo confrontare, augurandoci di poterlo fare finalmente in presenza, partendo anche dalla crisi della selvaggina stanziale, per troppo tempo forse colpevolmente dimenticata o supportata solo con immissioni di selvaggina sul territorio a caccia programmata fini a sé stesse.

Noi siamo gli ultimi custodi di un’arte antica, millenaria, e nello sesso tempo di un patrimonio tecnico colturale che  dobbiamo preservare insieme al territorio nel quale pratichiamo la nostra attività. Scienza e conoscenza dovranno essere le linee guida.

Di tutto questo ne parleremo con i nostri rappresentanti negli ambiti territoriali, con i tecnici e nelle nostre sezioni, nei nostri organi e nelle nostre assemblee. Oggi però è il tempo della speranza: è la terza di settembre!

Un grande in bocca al lupo dunque, a tutti i cacciatori, per la prossima stagione venatoria, raccomandando il rispetto delle regole e una maniacale attenzione alla sicurezza, con l’augurio che i prossimi mesi vissuti all’aria aperta fra campi e boschi siano, per tutti noi, motivo di una ritrovata serenità e la strada che porta il Mondo fuori, finalmente, dal Covid-19.