FEDERCACCIA SI UNISCE AL CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI LIVIO CAPUTO

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È scomparso a 87 anni Livio Caputo, storica firma del giornalismo italiano e per lunghi anni dirigente della Federazione Italiana della Caccia.

Veramente lungo e di tutto rispetto il suo curriculum, che lo vede intraprendere la professione giornalistica già durante gli anni di studio universitario in Giurisprudenza a Torino.

Corrispondente da Bonn per il Corriere d’Informazione e il settimanale Gente, per poi trasferirsi a Londra come inviato dei quotidiani Il Resto del Carlino e La Nazione e del settimanale Epoca, a New York, come capo della redazione dei periodici della Arnoldo Mondadori Editore, poi nuovamente in Italia dove fu inviato per Epoca, di cui divenne per un breve periodo direttore.

Amico di Indro Montanelli, entrò come inviato ed editorialista nel quotidiano Il Giornale e si distinse come uno dei commentatori di Telemontecarlo. Dal 1979 divenne direttore del quotidiano La Notte, restando in carica fino al 1984, passando poi al Corriere della Sera come capo dei servizi esteri per tornare nel 1992 al Giornale come vicedirettore e in seguito collaborare con articoli di politica estera e con la rubrica quotidiana di risposte alle missive dei lettori «Dalla vostra parte».

Il 17 maggio scorso, dopo le dimissioni di Alessandro Sallusti, aveva preso la direzione ad interim del quotidiano.

Nel 1994 si è candidato al Senato nelle file di Forza Italia nel collegio di Bergamo, è stato eletto ed è diventato prima vice capogruppo vicario e poi sottosegretario agli Affari Esteri. Non è stato rieletto nel 1996, ma l’anno seguente è entrato nel Consiglio comunale di Milano, dove è rimasto fino al 2006.

Per la Federazione aveva ricoperto ruoli dirigenziali, distinguendosi sempre per la sua grande professionalità e disponibilità al servizio della caccia e dei cacciatori.

Tutta la Federazione lo ricorda con riconoscenza e si unisce al cordoglio per la perdita di una persona di grande spessore culturale e morale.