Il progetto Horn-Rot, promosso dalla Delegazione Italiana del “Conseil International de la Chasse et de la Conservation du Gibier” (CIC) e guidato dal Prof. Pier Giuseppe Meneguz, si propone di studiare una patologia emergente che colpisce le corna del camoscio alpino. Questo fenomeno, noto come “horn rot”, è già stato segnalato in Nuova Zelanda e in Francia. La ricerca mira a verificare se questa lesione interessa anche i camosci dell’arco alpino italiano e a identificare le cause e i fattori predisponenti.
Obiettivi della ricerca
Il progetto si sviluppa su due piani temporali: breve e lungo termine.
- Nel breve termine, si intende:
- Determinare la presenza e la distribuzione geografica della patologia sul camoscio delle Alpi.
- Analizzare le caratteristiche dei trofei colpiti per approfondire le conoscenze sui fattori di rischio.
- Valutare i possibili fattori epidemiologici, di popolazione e ambientali che favoriscono la comparsa dell’horn rot.
- Nel lungo termine, l’obiettivo è identificare tramite analisi di laboratorio eventuali agenti patogeni responsabili del fenomeno.
Metodologia
La fase iniziale si concentra sugli obiettivi a breve termine. I dati sono raccolti tramite un questionario digitale, rivolto principalmente ai cacciatori di camoscio. Grazie alla loro esperienza sul campo, essi possono fornire informazioni cruciali sulla distribuzione e l’incidenza del fenomeno, oltre a contribuire con fotografie e video utili alla documentazione. Le informazioni raccolte riguarderanno:
- La presenza e distribuzione del fenomeno
- L’incidenza del fenomeno sulle popolazioni di camoscio.
- I fattori di popolazione, epidemiologici ed ambientali che determinano la comparsa dell’horn rot.
I dati saranno successivamente analizzati statisticamente per identificare correlazioni e determinare i fattori di effettivamente responsabili della comparsa e della distribuzione dell’horn rot.
Manifestazioni cliniche del “Horn Rot”
L’horn rot si manifesta inizialmente come una lesione localizzata sulla parte dorsale o laterale inferiore del corno, che può estendersi progressivamente. Nei casi più gravi, la degenerazione porta alla rottura del corno, lasciando un moncone irregolare. Non solo l’astuccio corneo, ma anche la base ossea sottostante risultano compromessi, suggerendo una importante degenerazione tissutale.
Come partecipare al progetto
Se sei un cacciatore, puoi contribuire attivamente a questa ricerca fondamentale per la conservazione del camoscio alpino:
- Fornisci informazioni sui trofei di camoscio e segnala eventuali casi sospetti di patologia.
- Compila il questionario dedicato per condividere le tue osservazioni: visita il link al progetto.
Collaborazione e gestione consapevole della fauna selvatica
Questo progetto mira a favorire una stretta collaborazione tra cacciatori, biologi e istituzioni per promuovere una gestione consapevole della fauna selvatica. La partecipazione attiva delle diverse parti interessate contribuirà a migliorare la conoscenza del fenomeno e a sviluppare strategie per la sua gestione.
Conclusioni e prospettive future
Questa ricerca rappresenta un primo passo fondamentale per comprendere il fenomeno dell’horn rot nei camosci delle Alpi. I risultati ottenuti potranno servire da base per indagini più approfondite volte a identificare le cause del fenomeno e a sviluppare strategie di gestione e conservazione delle popolazioni di camoscio.
A cura della Dott.ssa Antonella Labate, con la supervisione del prof. Pier Giuseppe Meneguz
Per maggiori informazioni visita la pagina ufficiale del progetto: CIC Italia – Horn-Rot. http://www.cicitalia.org/horn-rot/ e dopo aver letto le istruzioni, compila il questionario al link https://form.jotform.com/242713043967055
Pagine web consultate:
http://www.cicitalia.org/horn-rot/
https://www.uncza.eu/wp-content/uploads/2024/11/Horn-Rot-Proposta-di-Ricerca_2.pdf
https://www.uncza.eu/trofeistica/