Le associazioni venatorie regionali della Campania Federcaccia, Enalcaccia, Arci caccia, Italcaccia e AnuuMigratoristi hanno chiesto e ottenuto un differimento al 6 giugno della seduta del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale per discutere nuovamente del calendario venatorio 2022/2023. Insieme ad alcune associazioni agricole infatti, non sono d’accordo su quanto indicato nella bozza di calendario proposta dalla regione Campania, in particolare per quanto riguarda i modi e i tempi di prelievo indicati.
Di seguito il testo del comunicato a firma congiunta diffuso in merito:
Quousque tandem abutere patientia nostra?
È innegabile l’ostracismo che, nel corso degli ultimi anni, la Regione Campania ha ritenuto di infliggere ai cacciatori, mortificandone, con metodica sistematicità, le legittime aspettative e facendo scempio, con un agire tautologico ed imperscrutabile, sia delle specie cacciabili che dei tempi di prelievo, introducendo immotivate limitazioni,
Assolutamente svuotate di contenuto appaiono le sedute del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, il cui parere, ai fini della stesura del calendario venatorio, è, notoriamente, previsto dalla legge come obbligatorio, atteso che, puntualmente, quanto inopinatamente, viene disattesa qualsivoglia osservazione / richiesta, benché suffragata da studi scientifici condotti da organismi accreditati a livello europeo ed internazionale, proveniente dalle scriventi Associazioni.
Di contro, la Regione Campania ritiene di doversi adeguare, acriticamente, a qualsivoglia osservazione provenienti dall’ISPRA, il cui parere, al pari di quello del CTFVR, è, egualmente, obbligatorio ma non vincolante!
Ma, con ogni evidenza, la Regione Campania ritiene di dover portare alle estreme conseguenze l’opera demolitoria dell’attività venatoria, ponendo in essere comportamenti molto lontani dai canoni di correttezza istituzionale, confermando, ulteriormente, l’assoluta approssimazione e pochezza che caratterizza il suo agire.
L’innegabile conferma di tale modus operandi ha caratterizzato l’ultima seduta del CTFVR, convocata, per il giorno 31.05.22, al fine di esprimere il previsto parere sulla bozza del calendario venatorio predisposto dalla Regione Campania sulla scorta delle propalazioni provenienti dall’ISPRA.
Ebbene, in tale ultima circostanza, ai componenti del CTFVR non veniva fornita la necessaria documentazione, con particolare riferimento al parere espresso dall’ISPRA, sminuendo, anzi azzerando, il ruolo e la funzione del predetto organo consultivo Regionale.
Per consentire al CTFVR di svolgere nella pienezza dei poteri ed in maniera conforme a legge le sue funzioni, ma anche per recuperare un minimo di dignità, le scriventi Associazioni hanno richiesto ed ottenuto un differimento della seduta, fissata per il giorno 06 giugno 2022.
Il particolare momento storico, caratterizzato da non poche emergenze, non ultima quella della PSA, dovrebbe indurre la politica ad un confronto, serio e costruttivo, svincolato da pregiudizi ideologici, con tutte le componenti della società e dell’associazionismo.
Si spera, quindi, che la Regione nel prossimo incontro del CTFVR fissato per il 06.06.2022 rinsavisca e recependo anche le indicazioni delle scriventi associazioni possa elaborare un calendario venatorio meno impattante e penalizzante per tutto il mondo venatorio sicuramente più in linea con le normative nazionali ed anche con le scelte attuate negli ultimi anni dalla stessa Regione.
