AGRICOLTURA SOSTENIBILE E FAUNA SELVATICA: LA PAROLA ALLE REGIONI!

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Da informazioni raccolte dalla Vice Presidente della Giunta Regionale Stefania Saccardi, abbiamo appreso la notizia che nella giornata di ieri, la Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato Regioni, ha affrontato i temi riguardanti l’agricoltura sostenibile e il rapporto con la fauna selvatica.

L’incontro al quale ha preso parte la Vice Presidente Saccardi, ha visto la partecipazione del sottosegretario al MITE (Ministero per la transizione ecologica) Vannia Gava.

La discussione si è incentrata su alcune criticità legate anche ai danni provocati dalla mancata gestione faunistica in alcuni territori.

Le regioni intendono non solo affrontare questi importanti aspetti ma soprattutto dare soluzioni urgenti e risposte concrete ad un settore, quello agricolo e zootecnico, oggi ancor più colpito dal “caro energia” e dalla mancanza di alcune materie prime dovuta alla situazione internazionale.

La Vice Presidente Saccardi assieme ad altri rappresentanti presenti all’incontro, ha fornito un contributo di analisi per la predisposizione di una serie di punti programmatici da presentare al Governo.

In particolare, le Regioni hanno espresso una linea comune sulla necessità di provvedimenti immediati e di urgenza che prevedono, tra l’altro, dei piani di controllo da attivare con la tecnica della braccata, l’ampliamento dei tempi di caccia agli ungulati e interventi tesi ad esercitare piani di controllo anche all’interno delle aree protette.

Inoltre le regioni chiedono decisioni urgenti anche sul fronte del pagamento dei danni da fauna selvatica agli agricoltori, attingendo alle risorse provenienti dalle concessioni governative per l’esercizio venatorio e ad una riforma dell’ISPRA su base regionale.

Su questo ultimo aspetto, si dibatte da tempo anche in Toscana a seguito delle difficoltà riscontrate sui temi collegati alla gestione faunistica ma anche rispetto a quelle che sono le ricadute sui calendari, sui tempi e sulle specie cacciabili.

Il fatto che oggi, in una sede autorevole, si siano affrontate queste ed altre problematiche, lascia sperare nella possibilità di giungere in tempi opportuni ad una soluzione politica che ristabilisca una equilibrata centralità delle Regioni sulla gestione della fauna selvatica.