AICA

Consiglio Nazionale

PRESIDENTE:
Danilo Rosini (F.I.D.C. Macchie, Perugia) 349/5366760
danilorosini@gmail.com

VICEPRESIDENTE:
Silvi Fabrizio

SEGRETARIO:
Baesi Roberto

TESORIERE:
Montini Enrico

CONSIGLIERI:
Kamil Nader, Caminati Marco, Rebagliati Enrico, Ligustri Luca, Poli Tito, Rosella Carlo, Falconi Andrea, Codini Paolo, Farinelli Luigi, Pagani Gabriele, Piras Mariano.

L’Associazione

Associazione Italiana Cacciatori d’Arco Settoriale degli Arcieri Federcaccia.

1- Il ruolo di A.I.C.A.

Cos’è l’associazionismo: è l’espressione di un impegno sociale e della capacità di autogestione che valorizza la “partecipazione”.

Questo il verbo di Federcaccia, da sempre.

Occorre crederci o forse meglio: occorre essere vocati ad una visione che accomuna oneri ed onori, da condividere e spartire.

La Settoriale Arcieri Cacciatori Federcaccia nasce dall’esigenza di tutelare l’immagine della caccia con l’arco, inserendosi a pieno titolo tra le associazioni riconosciute da Federcaccia.

Nel quadro complessivo della moderna gestione del patrimonio faunistico, hanno dunque voce anche gli arcieri, che danno il loro contributo al rafforzamento dell’opera di Federcaccia verso la tutela di tutte le forme tradizionali di caccia, ampliando così il ruolo di equilibrio e compatibilità della caccia con l’ambiente e le produzioni agricole.

A.I.C.A. si pone come interlocutore ideale tra il mondo venatorio e l’ambiente sportivo del tiro con l’arco che in Italia coinvolge migliaia di praticanti; in ogni manifestazione pubblica alla quale sono presenti gli arcieri, l’interesse di persone di tutte le età è sempre molto alto, in particolare di giovani e giovanissimi: il ”target” ideale per l’ambiente venatorio.

L’attività di A.I.C.A. è rivolta alla formazione degli arcieri cacciatori anzitutto dal punto di vista etico, comprendendo approfondimenti relativi a:
-evoluzione tecnologica delle attrezzature moderne
-approfondimento delle tecniche e tattiche di caccia
-aspetto storico-culturale dell’utilizzo venatorio dell’arco
-motivazioni che ancora oggi ne giustificano l’utilizzo a caccia

E’ rivolta agli arcieri sportivi che vedono nell’utilizzo venatorio dell’arco una crescita anzitutto culturale, scevra da falsi pietismi, consapevole riscoperta di valori che l’uomo ha fatto suoi dalla notte dei tempi: la compenetrazione con la natura, la conoscenza dell’ambiente a cui attingere con parsimonia, il rispetto della preda, il significato dello “stare in mezzo al bosco” con arco e frecce con la possibilità di scoccarne una “vera”.

E’ altresì rivolta a quei cacciatori tradizionali che intendono misurarsi con una pratica non convenzionale, il cui approccio pone nella condizione di cogliere l’essenza della propria presenza nel bosco: l’arciere cacciatore deve saper riconoscere i”rumori del silenzio” se vuole riuscire ad avere una occasione! Già, una occasione, una sola senza il secondo colpo!

Grande attenzione viene posta agli aspetti legislativi e regolamentari:

-A.I.C.A. svolge un importante ruolo informativo verso le amministrazioni pubbliche al fine di uniformare i regolamenti specifici per l’utilizzo venatorio dell’arco, in particolare per il prelievo degli ungulati.

-Sono numerose le amministrazioni che si stanno sensibilizzando alle problematiche dell’arco, il cui utilizzo è nella quasi totalità dei casi un’opzione in più da parte di esperti cinghialai e selecontrollori, operatori competenti già presenti sul territorio.

2- La filosofia di A.I.C.A.

La caccia con l’arco è un modo di vivere il contatto con la natura e il selvatico in punta di piedi, quasi reverente.

L’arciere cacciatore sviluppa i suoi sensi per riuscire ad essere parte integrante dell’ecosistema nel modo meno invasivo possibile, e accetta la sfida con se stesso conscio che i suoi carnieri saranno pieni di rumori, odori, emozioni e sensazioni difficilmente descrivibili, più che di catture.

L’obiettivo primario? riscoprire tramite la caccia con l’arco il valore dell’assunto che giustifica, oggi più che mai, la supremazia dell’uomo sulla altre specie, astuzia, capacità raziocinante e organizzativa superiori alle altre specie viventi! L’arco è stato determinante per l’uomo, per un tempo infinito.

Il presupposto? Riscoprire l’istinto che l’uomo moderno non utilizza quasi più, troppo proiettato al futuro e poco attento al presente.

A Caccia di emozioni:
Arco e freccia, retaggio di gesti e istinti mai sopiti,
il volo, che pare avere il silenzioso assenso della natura,
che concede di essere violata per brevi, intensi istanti.
I sensi, astratto connubio di percezioni emotive,
che vincono la ragione,
e poi il bosco, ancora una volta, vero.

Danilo Rosini, Presidente A.I.C.A.

Sede Nazionale

Federcaccia Parma
Piazza Lago Balano, 9, 43100 Parma
Cell. 349/5366760 (Danilo Rosini)
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